Chirurgia Artroscopica e Protesica Mini Invasiva a cura del Dr. Gaetano Maci
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CAPSULITE ADESIVA o SPALLA CONGELATA IDIOPATICA (FROZEN SHOULDER)

 

“Difiicile da definire, difficile da trattare, difficile da spiegare dal punto di vista eziopatologico” Codman 1934

 

La spalla è l’articolazione più mobile del nostro corpo e l’eccessiva rigidità ne compromette seriamente la funzione.

Per capsulite adesiva si intende l’irrigidimento progressivo della capsula che avvolge e delimita l’articolazione gleno-omerale e conseguente limitazione del movimento attivo e passivo.

La radiografia è normale eccetto per osteopenia o tendinopatia calcifica.

 

La causa non è ancora ben definita seppur vi siano diverse ipotesi eziopatogeniche.

Distinguiamo:

  • forma primaria (frozen shoulder) ad esordio spontaneo, più frequente nel sesso femminile, tra i 40 ed i 60 anni associata a personalità depressivo-ansiosa e lato non dominante più frequentemente colpito. Flessione <100°, ER <10°, IR <L5 (ISAKOS 2014)
  • forma secondaria
    • Intrinseca: patologie della spalla
    • Estrinseca: neurologica, post-chirurgica
    • Systemica: DM, iper o ipotiroidismo..

 

Da un punto di vista clinico, la capsulite adesiva primaria viene suddivisa in 3 stadi:

  1. Fase del dolore (di congelamento) caratterizzata da dolore ingravescente con impotenza funzionale progressiva. Può durare da diversi mesi.
  2. Fase della rigidità caratterizzata da importante impotenza funzionale con perdita delle rotazioni e dell’abduzione. Può durare diversi mesi.
  3. Fase dello scongelamento caratterizzata da un recupero graduale del movimento.

 

Dopo un attento esame clinico ed un’accurata diagnosi differenziale, il trattamento della capsulite adesiva primaria si avvale prevalentemente di metodiche incruente (successo del 95%):

  • Nella prima fase possono essere utili iniezioni di cortisonici e/o acido ialuronico
  • Nella seconda e nella terza fase fisioterapia intensiva e mirata al recupero progressivo del movimento.

E’ quindi importante impostare un programma adeguato di terapia fisica riabilitativa e terapia medica!

Solo in caso di insuccesso, dopo 6-12 mesi di fisioterapia e terapie mediche senza successo, si potrà procedere a:

  • Sblocco progressivo in anestesia loco-regionale o generale
    • Potenziali complicanze (<1%): fratture, lussazioni, paralisi del plesso, lesioni della cuffia dei rotatori.. (Hollis 2006, Rougal 1996, Ogilvie-Harris 1995..)
  • Capsular release artroscopico seguito da adeguata FKT.