Chirurgia Artroscopica e Protesica Mini Invasiva a cura del Dr. Gaetano Maci
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CONFLITTO O IMPINGMENT FEMORO-ACETABOLARE (FAI)

 

Il conflitto o impingment femoro-acetabolare è una sindrome correlata al movimento che ha come elemento patogenetico principale un contatto abnorme tra acetabolo e parte prossimale del femore.

E’ oggi considerato la CAUSA più frequente di ARTROSI primaria dell’anca.

Il suo trattamento artroscopico tempestivo migliora la prognosi dei pazienti affetti.

Le prime pubblicazioni sul FAI sono molto recenti (fine anni ’90) ad opera del Prof. Ganz.

 

CLASSIFICAZIONE Si distinguono due forme di FAI che poso presentarsi isolate o in associazione (deformità MISTA):

 

–               PINCER Eccesso di copertura acetabolare localizzata (retroversione acetabolare) o globale (coxa profunda e protrusio acetabuli). Porta inevitabilmente a degenerazione e rottura del labbro acetabolare. Segue il progressivo coinvolgimento cartilagineo. E’ più frequente nelle femmine tra i 30 e i 40 anni che praticano yoga, danza, aerobica..

–               CAM Perdita della sfericità dell’epifisi prossimale femorale per la deformità (prominenza) al passaggio testa-collo. In flessione ed intra-rotazione porta ad un conflitto con il labbro e la cartilagine acetabolare, che progressivamente degenera fino all’artrosi antero-superiore. E’ più frequente nei maschi tra i 20 ed i 30 anni, soprattutto atleti.

–               PINCER e CAM sono spesso combinati!

 

SINTOMI

 

Clinicamente il paziente lamenta (Philippon 2007):

·             Dolore inguinale e trocanterico (“C” sign):

·             In posizione seduta prolungata

·             Seduto a gambe incrociate

·             Seduto in posizione a “4”

·             Ad entrare/uscire dall’automobile

·             Ad indossare calze/scarpe

·             Dolore in flessione, adduzione, intrarotazione dell’anca

·             Ridotta o assente intrarotazione

 

VALUTAZIONE MEDICA

 

Durante la prima visita il medico parlerà con il paziente cercando di ricostruire la storia clinica.

Durante l’esame obiettivo (esame fisico completo delle anche), verà valutato il ROM (escursione articolare) delle anche ed eseguiti test specifici finalizzati ad evocare l’impingment e quindi la sintomatologia.

Altri test che possono aiutare il medico a confermare il sospetto clinico sono le indagini strumentali:

 

  • Radiografie (RX) :
    • RX AP del BACINO IN CARICO
    • RX ASSIALE CROSS-TABLE o ASSIALE VERA
    • RX FALSO PROFILO SECONDO LEQUENSE
    • RX ASSIALE FROG LEG
    • RX ASSIALE SECONDO DUNN A 45° e 90°

 

  • Risonanza Magnetica (MRI) o meglio ARTRO-RMN/TAC

 

E’ molto importante la Diagnosi Differenziale con:

·             Altre patolgie dell’anca

·             Patologie del rachide

·             Patologie genito-urinarie

·             Patologie addominali

·             Patologie vascolari

 

TRATTAMENTO

 

In caso di diagnosi precoce con danno osteo-cartilagineo limitato il trattamento può essere fisioterapico o artroscopico con buona percentuale di successo; viceversa qualora l’articolazione fosse già compromessa da un processo artrosico avanzato, si dovrà inevitabilmente procedere con la sostituzione protesica.

 

  • Terapia conservativa: la sintomatologia da conflitto femoro-acetabolore può migliorare con il riposo, modificando l’attività fisica o con fiosoterapia specifica. Non sempre però il trattamento conservativo è adeguato alle esigenze funzionali dei pazienti.

 

  • Trattamento chirurgico: RIPARAZIONE ARTROSCOPICA permette:

 

    • Riparare il labbro lesionato
    • Rimodellare l’acetabolo e/o la testa del femore per evitare il conflitto
    • Riparare le piccole lesioni cartilaginee
    • Eseguire la sinoviectomia

 

INSERIRE VIDEO/FOTO

 

RISCHI Oltre ai rischi comuni a tutte le chirurgie (infezioni, emorragie, trombosi, reazioni all’anestesia), alcuni rischi sono legati all’uso della trazione con intorpidimento in regione perineale, inguinale, intorno al fianco e alla coscia.

Lesione del nervo femoro-cutaneo.

RIABILITAZIONE

 

La riabilitazione prevede:

  • un carico parziale sull’arto interessato per 3-4 settimane
  • esercizi di isometria per addominali, quadricipite e glutei
  • rotazioni dolci dell’anca per evitare aderenze
  • stabilizzazione dell’anca con rinforzo muscoli quadrato del femore, gemello superiore, gemello inferiore, otturatorio interno.
  • Cyclette dopo 2 settimane